Translate

giovedì 31 marzo 2011

Vacanze in Inghilterra parte 1°


Non molti anni fa esattamente era l’estate del 1996 i miei genitori mi premiarono con il mio sospirato viaggio in Inghilterra. Mi iscrissero ad una vacanza studio ad Oxford per la durata di 3 mesi. Io sul momento rimasi stupita e fui molto contenta. Contai con ansia i giorni non vedendo l’ora di organizzare la partenza. Arrivò finalmente la settimana prima ed io emozionantissima iniziai a preparare tutti i bagagli, l’unica cosa che mi spaventava però era l’ aereo. Non avevo mai preso un aereo fin a quel giorno, ma quando arrivò il momento della partenza mi incoraggiai e riuscì a fare un buon viaggio. Il viaggio fu un po’ lungo e molto piacevole grazie alle hostess molto in gamba e gentili che c’erano e anche perché era una splendida giornata soleggiata. Quando ti affacciavo al finestrino vedevo tante nuvole a varie forme; alcune sembravano tante montagne di panna perché erano bianchissime, altre invece avevano una forma di animali oppure di faccia di persone. A mano a mano che si proseguiva nel viaggio le sfumature del cielo cambiavano e iniziai a vedere un maggior cambiamento proprio mentre stavamo quasi per arrivare a destinazione. Non immaginate la mia faccia quando le hostess annunciarono che l’ arrivo era quasi vicino una immensa emozione……. Io partì insieme ad altri ragazzi che dovevano frequentare insieme a me il corso e quindi iniziai già a fare amicizia con alcuni di loro. Scesi dall’ aereo ci aspettava un pulmino che ci avrebbe portato alla scuola in cui dovevamo alloggiare. Da lì iniziò il giro della città. Anche se la strada per arrivare a scuola non era molto lunga incominciammo a vedere qualcosa. L’ arrivo a scuola era previsto per il pomeriggio, andò tutto bene e alle 16,30 in punto eravamo già a destinazione. on vi dico la mia faccia quando arrivammo!!! La struttura era bellissima e molto grande, conteneva molte stanze anche letto e, molte attività non solo educative, ma anche di intrattenimento, c’era persino la piscina….. Ci mostrarono le nostre stanze da dividere con altre amiche, anche se mi capitò di non conoscerle riuscì a fare amicizia molto presto e ad andare d’accordo. Quella sera stessa dopo cena prima di andare a dormire ci divertimmo molto oltre a fare conoscenza fra di noi. Entusiasta andai a dormire attendendo con ansia l’ arrivo del giorno dopo, infatti la mattinata che seguiva avevano inizio non solo le lezioni, ma era previsto anche nel pomeriggio l’ intrattenimento, insomma era tutto un programma, c’erano gli orari da rispettare rigorosamente perché il programma era molto vasto, ma tutto sommato alla fine della giornata eri sì stanca ma felice.

lunedì 28 marzo 2011

Sogno il palcoscenico.



Mi è sempre piaciuto il mondo dello spettacolo sin da quando ero bambina. Decisi di frequentare la scuola di danza moderna appena adolescente per poter avere poi la possibilità di cercare in futuro uno sbocco in tv. Riuscì molto presto ad imparare diversi balli e mi impegnai moltissimo riuscendo a diventare fra le più brave ballerine del gruppo formatosi fra coloro che frequentavano la scuola di ballo dove ero iscritta. La mia passione furono i balli latini- americani proprio in questo tipo di disciplina mi specializzai meglio. Ma tutto quello che sognavo e desideravo più di qualsiasi altra cosa era quello di partecipare a delle gare e concorsi abbastanza importanti per poter crearmi un curriculum che mi dava la speranza di poter partecipare a dei provini televisivi. Non nascondo che era tanta la passione e la determinazione che avevo che ero arrivata più a studiare ballo che impegnarmi nei normali studi scolastici. Dopo qualche anno di studio finalmente riuscì a partecipare a dei concorsi organizzati, fortunatamente, dalla scuola stessa in cui andavo, raggiungendo un ottimo risultato. L’ ispirazione maggiore che avevo era soprattutto quella di trasferirmi, una volta terminato il liceo, era di andare a vivere a Londra per poter intraprendere questa carriera. Sono stata sempre affascinata da questa città non solo perché si sa il mondo dello spettacolo dà più opportunità rispetto che all’ Italia, ma anche per lo stile di vita e per tutto ciò che offre come monumenti artistici ecc. Iniziai a studiare l’ inglese sin dai primi anni del liceo e già l’ insegnante stessa fu che iniziò a farci amare questa lingua. Passarono un po’ di annetti fin quando riuscì a convincere i miei a mandarmi in vacanza/studio in Inghilterra per perfezionarmi meglio, ma alla fine ci riuscì perfettamente facendomi premiare dando un buon andamento negli studi. Quando partì iniziò una splendida avventura……

sabato 19 marzo 2011

Un ' amica pericolosa.



Ricordando ancora i tempi del liceo mi è capitato anche di avere un’ amica che inizialmente era molto, simpatica e chiacchierona con cui ho fatto subito amicizia.
Con lei i divertivo molto e li raccontavo anche dei piccoli segreti e qualche pettegolezzo.
Passavamo molto tempo insieme ed abbiamo vissuto molte avventure.
Un giorno, però, scoprì che andava dicendo agli altri in maniera del tutto diversa i miei segreti da come gli avevo confidati provocando molti malintesi con alcuni amici a cui tenevo molto.
Quando me ne accorsi mi arrabbiai molto con lei e la allontanai subito. Fu questa la mia prima reazione, ma poi pensando ad alcuni suoi comportamenti ho capito che non era una ragazza cattiva, ma il suo modo di fare è superficiale. Cercai di capire cosa la spinge ad agire così per aiutarla a cambiare.
In fondo avevamo molti interessi in comune e se non fosse stato per questo suo atteggiamento avremmo tutte le basi per poter essere grandi amiche.
Il suo modo di raccontare stravolgeva completamente ciò che gli confidavo riportando agli altri non solo il discorso in maniera distorta, ma ogni volta che riferiva i miei segreti durante una conversazione con i nostri amici comuni, la arricchiva di particolari, giudizi, commenti che erano solamente suoi.
Era specializzata ad aizzare le persone che la circondavano le une contro le altre.
La sua estrema necessità di comunicare creava confusione ai rapporti con gli altri.
Cercai di capire da che cosa scaturisce un simile comportamento e pensai che lei aveva un senso di sicurezza e di inferiorità.
Pensai anche che lei in realtà si sente sola e, per quanto possa apparire strano, desiderosa di instaurare rapporti con gli altri.
Purtroppo, però, il suo modo di porsi agli altri è completamente stravolto da meccanismi di difesa che la spingono a ferire chi le sta intorno, riportando, in chiave negativa, le cose dette.
Era continuamente in cerca di alleanze e in questo modo si illudeva di instaurare amicizie distruggendo però quelle altrui, con il risultato che tutti, alla fine la detestavano.
La mancanza di un rapporto autentico, veramente affettuoso e soprattutto qualcuno che le possa far rendere conto che non ha bisogno di proteggersi e che sta sbagliando a comportarsi così.
Perciò io con molta calma le feci capire che deve necessariamente cambiare atteggiamento se desidera instaurare una vera amicizia creata e costruita con molta sincerità e rispetto di tutto ciò che ci lega.

giovedì 17 marzo 2011

Amiche invidiose






Continuando il discorso dell’ invidia mi è capitato spesso di trovare amiche che mi invidiavano i vestiti.
Mi ricordo in particolare di una amica che appena vedeva un mio nuovo acquisto si innamorava subito del mio capo di abbigliamento comprato e tentava in tutti i modi di provarselo.
All’inizio mi sembrava male dirli di no, anche poiché per misurarsele lei giocava ad imitarmi ed era ansiosa di sapere come gli stava prima di comprarselo.
Io all’inizio, quando cominciai a vedere questo suo atteggiamento lo presi solo per un gioco, ma poi man mano mi resi conto che era un vizio che lei aveva.
Anche con altre mie amiche faceva lo stesso, si innamorava sempre di quello che avevano gli altri…..
L’ unica soluzione che riuscì a trovare fu proprio quella di far sparire, ogni volta che mi veniva trovare, tutto ciò che gli sarebbe piaciuto e soprattutto i miei nuovi acquisti.
Nonostante tutto dovetti imparare a dire di no quando voleva riuscire a chiedermi in prestito qualcosa.
Riuscì a scoraggiare le sue richieste cercando di trovare delle scuse in modo tale che dopo un certo numero di garbati rifiuti cercasse di smettere di stare sempre lì a chiedere.
A volte, però, tentai di fare smettere questo suo atteggiamento chiedendo anche io in prestito a lei qualcosa, anche se non ne avevo bisogno visto che nella maggior parte dei casi, che chiede non ama molto prestare le proprie cose.
Fu proprio questa la mia arma vincente e mi permise per molto tempo ancora di coltivare questa amicizia.

martedì 8 marzo 2011

Profumo di libertà.


E’ proprio vero il detto chi trova un amico trova un tesoro!!!
Anche se sono stata sempre un tipo estroverso e sono sempre stata disponibile con tutti, le più care e strette amiche sono state veramente poche.
La mia più grande amica si chiama Viola.
Ai tempi del liceo, quando la conobbi, era una ragazza che viveva praticamente da sola.
Sua madre era morta e suo padre viaggiava moltissimo per lavoro.
Io l’invidiavo perché aveva tutta la libertà che voleva e non aveva bisogno di permessi. L’invidia maggiore la ebbi quando mi fece vedere un giornoa scuola il tatuaggio che si era fatta fare al polso, perché volevo farmelo anch’io da tempo.
Purtroppo i miei erano contrari e stavano sempre a rimproverarmi. Un giorno festivo, quando non dovevamo andare a scuola decidemmo di incontrarci per andare a fare un po’ di shopping. Incontrammo un suo vecchi amico, il suo ex di nome Carlo, e decidemmo di pranzare, una volta terminate le compere, tutti insieme.
Quando finimmo il pranzo Carlo mi accompagnò a casa e mi invitò ad uscire il giorno dopo.Io capì subito che gli interessavo però l’unica cosa che mi preoccupava e come fare ad uscire visto che mia madre, se veniva a conoscenza di questo mi chiudeva in casa.
Così pensai di chiedere a Viola stessa di dover stare al gioco e quindi dire che io ero uscita con lei.
Io e Carlo passammo un bel pomeriggio, mi insegnò ad andare sui pattini anche se riuscì a male pena e dopo un poco cadetti per terra.
Fu così che quando mi aiutò ad alzarmi mi diede un caldo bacio appassionato. Era stato un pomeriggio fantastico e fui triste quando arrivò, purtroppo, il momento di salutarci.
Mi accompagnò sotto casa e di nuovo mi diede un’ altro bacio dolcissimo. A quel punto però arrivò mia madre che tornava dal supermercato e i vide.
Terrorizzata non ebbi il coraggio di tornare subito a casa, anzi andai direttamente da Viola e spaventata gli raccontai tutto l’ accaduto.Lei mi disse:” Ti accompagno io, se ti dicono qualcosa riguardo a Carlo ci parlo io!”. Ma quando arrivammo a casa i miei genitori non si arrabbiarono affatto e così cenammo tutti insieme parlando e scherzando e alla fine vollero sapere tutto…..Viola divenne triste e mi disse:”Sapessi quanto sei fortunata….. Io mi sento così sola……”.
La consolai e capì che lei per la prima volta si sentiva in famiglia e visto che ormai era tardi ci divedemmo la stanza.
Dopo un po’ di tempo si addormentò abbracciando il mio orsetto preferito.