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venerdì 22 aprile 2011

Il sogno spezzato 2° e ultima parte

Durante l' arco dell' anno scolastico riuscì ad avere solo pochi contatti con le mie amiche di corso e con le altre inglesi tramite corrispondenza. Riuscivo a scriverli un volta a settimana e ci promettemmo di ritrovarci nella prossima estate o a Oxford stesso,opure se avevano voglia di venire a visitare il mio Paese sarei stata anche ben contenta.
La mia principale speranza sarebbe stata quella,poi, di avere un appoggio, qualcuno che mi permettesse di potermi trasferire lì e cercare di avere una carriera nel mondo dello spettacolo come è sempre stato nel mio sogno. Mentre l' anno scolastico scorreva, la voglia di riabbracciare queste mie amiche era grandissima così provai a invitarle a passare qualche giorno da me durante le vacanze di Natale.
Ne riuscì a vederne soltanto 2 inglesi, passammo molto tempo insieme e ci scambiammo anche le tradizioni tipiche delloro posto. Il resto ve lo racconterò un' altra volta....... Ma tornando a noi nonostante tutte le materie scolastiche riuscivo sempread andare a scuola di ballo per perferzionarmi meglio.
Continuavo adavere la speranza di poter affrontare questo tipo di carriera anche perchè mi erano rimasti solo un' altri 2 anni di liceo per poi decideree che cosa fare se iscrivermi all' università oppure finalmente trasferirmi. Non deduco che man mano che si avvisinava la fine dell'anno scolastico sia a me che a tutti gli altri compagni ci venivano date delle indicazioni su come decidere del nostro futuro oltre che a farci scoprire le nostre attitudini e qualità per poter scegliere bene cosa fare.
Il tutto avveniva tramite dei test e in base al rislutato dato si riusciva a capire il portamento di ognuno di noi,la personalità,ciò che ci piace di più e il mestiere a cui siamo portati. Non nascondo che la mia curiosità era grande, prendendo in considerazione che sono stata sempre una grande appassionata di test e ogni volta che sfoglio qualche rivista e ne trovo uno subito rispondo alle domande per vedere il risultato e se devo dirla tutta, qualsiasi test che ho fatto mi ha dato sempre la soluzione giusta rispecchiando in modo essatto la mia personalità e il modo di essere.
Quindi potete capire bene che, sapere qualcosa su quello che ne sarà dopo il liceo, per me oltre ad essere curiosa mi dava molta gioia. Arrivò un bel giorno che l' equipe dipiscologi lo organizzarono per la nostra classe, non dimenticherò maiquel giorno!!! Era formato da parecchie domande sia di riflessioni che di matematica. I risultati ci vennero dati dopo una settimana e io ero così ansiosa da non vederne l'ora.
I giorni passarono in fretta e finalmente c'è li consegnarono ad ognuno per farci vederer il risultato.
Aimè non fu quello che mi aspettavo perchè non nominava quasi per niente la mia passione, il ballo,
affermando solo che, secondogli esperti creatori, il mondo dello spettacolo era per me una specie di passatempo e che sarei stata portata per le materie tecniche.
Potete immaginare la mia reazione e delusione, il mio sogno spezzato in poche righe di domande.
Quel giorno tornai a casa molto stanca e afflitta, ma soprattutto delusa. La mia delusione fu forte e nonostante i miei sforzi di dover regolarmente studiare il pomeriggio non avevo più l'entusiasmo di dover terminare l' anno scolastico con buon voti per poter essere poi ben visti e accettati verso quella che sarebbe stata la mia futura vita. Non riuscivo ad immaginarmi la mia più grande passione come una seconda attività o come se fosse un passatempo.
Il mio stato d'animo nei giorni seguenti era sempre lo stesso....e per potermi riuscire a riprendermi ci volle un po' di tempo.Pensai, infondo, che quel test era solo un modo per poter indicarci a meglio e aprire il nostro inconscio. Lasciai perdere il risultato indicatomi e rimettermi di nuovo a costruire il mio sogno anche perchè avevo già gettato le prime basi per il raggiugimento del mio scopo.
Certamentenon fu facile ricominciare,ma pian piano tornai alla normalità. L' anno scolastico lo seguì sempre con molto interesse e continuai la stessa vita di prima avendo una carica maggiore.
Il periodo di delusione era stato lungo,ma riuscìa capire meglio, riflettendoci bene, ciò che mi interessava veramente e ciò che amavo tantissimo. Non contava solo per me dei buoni voti per riuscire a essere soddisfatta di ciò che facevo.
Iniziai a capire meglio che i miei anni passati a danzare non si trattavano solo di poter imparare nuovi balli, di divertirmi e di conoscere anche culture nuove attraverso l' insegnamento di balli tipici caraibici o sudamericani,ma di una vera e propria espresione sia del corpo che dell' anima stessa.
Per poter rendere bene e ottenere un ottimo risultato su ciò che fai lo devi amare tanto, ti deve appassionare... non deve essere solo un modo per imparare qualcosa e magari mostrarla ai tuoi amici....
Fra interrogazioni e compiti in classe arrivò ben presto la fine dell' anno scolastico e le tante sospirate vacanze....














domenica 17 aprile 2011

Il sogno spezzato 1° parte


IL SOGNO SPEZZATO.


I mesi passarono in fretta, dopo questa breve gita a Londra tornammo sì a Oxford per terminare il corso e anche lì cifurono alternanze di momenti felici e di studio, ma come ho dettoprima, il tempo volò e ben presto arrivò il momento di tornare a casain Italia. Il giorno più brutto fu proprio quello della partenzanonostante ci fu una bella festa in discoteca, la sera prima, e unricevimento per ricordare e festeggiare l' ultimo giorno di scuola, lamia voglia di tornare a casa era ben poca. Riuscì ad allacciare amicizia non solo con i miei compagni di studio, ma anche con i ragazzi inglesi stessi che stavano lì a studiare ed è proprio per questo che la mia nostalgia e tristezza aumentava per la paura di non doverli rivedere più. Con alcuni di loro ci prometemmo di continuare a scriverci per avere loro notizie con la speranza di poter ritornare inquesta terra così lontana e di poterli finalmente riabbracciare. Il miodesiderio era quello di ritornarci ogni estate, non solo per continuare a perfezionarmi meglio nella lingua, ma soprattutto perchè mi trovavo bene e mi ero divertita tantissimo. Quando fu l'ora di preparare i bagagli per la partenza,la mia tristezza aumentava sempredi più e scoppiai a piagere.... Quella sera andammo tutti a letto molto presto perchè la mattina seguente dovevamo partire per l'Italia ed ebbi l'occasione di salutare solo alcuni delle mie amicizie creatomi. Ilviaggio di ritorno era previsto con l' aereo così venimmo accompagnati all'aeroporto con un pulmino e assegnatoci i nostri posti. Dopo quasi una mezz'oretta l'aereo iniziò ad alzarsi da terra e a mettersi inviaggio. Anche questa volta il tempo fu bello e permise di affrontarele ore di volo nel miglior modo possibile oltre ad ammirare lospettacolo naturale delle nuvole nel cielo e il panorama. Passarono parecchie ore prima di ritornare in Italia e la fine del viaggio era aRoma dove c'erano ad aspettare i miei genitori e qualche mia amica più affezionata. Non vedevo l' ora di riabbracciarli e di raccontarli tuttociò che avevo imparato lì e quando mi ero divertita. Non abitavo a Roma, e colsimo l' occasione io e i miei per poter visitare la città e ammirare tutte le sue bellezze. Rimanemmo solo 3 giorni e poi ritornammo nella mia cittadina del SudItalia. La normalità e la vita di tutti i giorni non si fece attendere molto, infatti iniziò ben presto l' anno scolastico e riuscì ad avere solamente un paio di giorni per riprendermi dalle vacanze tanto desiderate. Fui felice di rivederele mie vecchie compagne di scuola e di raccontargli subito l'esperienza vissuta. Continua....

domenica 10 aprile 2011

Vacanze in Inghilterra parte 3°



Raggiungemmo Londra con un pulmino e arrivammo in pieno mezzogiorno giusto in tempo per pranzo. Alloggiammo in un albergo e passammo il pomeriggio stesso già a girovagare per la città sempre accompagnati dalla guida.Riuscimmo solo ad andare per le vie vicine all’ albergo stesso, che non era proprio in pieno centro,ma che comunque offriva parecchi negozi, fast food ecc. Quella sera cenammo fuori, proprio ad uno di questi e ci ritirammo non molto tardi verso le 21.00 perché l’indomani sarebbe stata una giornata molto intensa e lunga, infatti il programma prevedeva di incominciare a girare i posti più belli e significativi che questa città offre. Di posti da vedere c’ erano moltissimi, ci mostrarono tramite un depliant tutto ciò che dovevamo visitare tutto organizzato in base a zone e a giorni. Fortunatamente il tempo fu sempre bello e ci divertimmo molto a girovagare per tutti i percorsi assegnatoci. La 1° tappa fu proprio il centro di Londra e le zone dove vi erano i più importanti negozi da vedere. Visitammo “Ca rnaby Street” importante per cercare vestiti alla moda e quello di Mary Quant colei che inventò la minigonna nei lontani anni sessanta.Entrammo anche a visitare la galleria di “Burlington Arcade”, bellissima e sempre trafficata per tutti i negozi che sono presenti.Continuando a camminare per le vie del centro trovammo anche il grande negozio di musica “HMV” in Oxford St.” il più fornito di una catena che ha anelli in tutta l’Inghilterra. Era bellissimo e grandissimo formato da 3 piani, una specie di Rinascente dedicata a tutto ciò che produce musica: CD, video e via scorrendo. Naturalmente ce ne sono come il “Virgin Megastore” in Marble Arch e il Tower Recods di Piccadilly Circus. Quel giorno mangiammo fuori e ci ritirammo il albergo solo il pomeriggio e mentre camminavamo io e tutta la squadra di studenti ci fermammo con la nostra guida a prendere il fatidico tè delle cinque. Andammo al “Bibendum” grandissima struttura che era una volta un’ autorimessa riattata per l’occasione a bar ristorante. E’ molto noto per il fatto di aver mantenuto l’ aspetto esterno originale di inizio secolo, in pieno stile liberty, stile mantenuto nell ‘arredamento e nelle decorazioni. (E’ il precisamente il nome originale dell’ omino della Michelin).Dopodichè ci ritirammo in albergo perché alle 18.00 circa gran parte dei negozi chiude e gli inglesi vanno a casa a mangiare e a prepararsi per la sera dove i teatri, i cinema e i concerti iniziano gli spettacoli verso le otto e terminano alle 22.00, in tempo per il classico ultimo metro. Esausti io e i miei amici andammo nelle nostre stanze ed io personalmente insieme alle compagne di stanza riuscì solamente a stare solo una mezz’oretta sveglia e crollai subito.L’ indomani mattina la sveglia era sempre allo stesso orario alle 06.00 come alla scuola di Oxford, la colazione veniva fatta al ristorante dell’ albergo alle 07.00 in punto e di lì si partiva tutti insieme a gruppo, accompagnati sempre dalla guida a girovagare per la città. Ogni gruppo veniva formato dai responsabili e aveva un percorso diverso.In questa 2° giornata il percorso da seguire era molto più leggero, infatti era previsto come programma partecipare alla mostra di fumetti e dei libri di fantascienza ecc. al “Forbidden Planet” (il pianeta proibito in italiano). Guardandolo dal di fuori era formato su due piani e quando entrammo trovammo che l’interno era pieno di libri, riviste e gadgets infatti basta esprimere un desiderio qualunque perché l’oggetto del sogno ricorrente si realizzi come per incanto.

domenica 3 aprile 2011

Vacanze in Inghilterra parte 2°


Ben presto arrivò mattina, la sveglia era alle 06.00 in punto e dovevamo essere tutti pronti per la colazione alle 07.00. Si mangiava in una sala molto grande dove vi erano dei tavoli imbanditi di vari dolci caratteristici inglesi,latte, miele, succo di frutta ecc., ognuno si serviva da sé. Era tutto ben organizzato tipo la stanza da pranzo di Harry Potter nel film….Non ricordo bene il titolo…. Terminata la colazione tutti insieme a gruppo cambiavamo stanza e con la nostra guida venivamo accompagnati in una grande sala per fare lezione. Le lezioni iniziarono verso le 08.00 e terminarono quasi all’ ora di pranzo cioè alle 12.00, naturalmente era prevista anche la ricreazione che durava una mezz’oretta per poter riposarci un po’ e fare amicizia con gli altri ragazzi non solo della nostra classe, ma anche con gli studenti inglesi stessi che stavano nelle stanze vicine per perfezionarsi meglio su determinate discipline. Nel pomeriggio dovevamo fare i compiti, ma non eravamo, però, impegnati per tutto il tempo, solo per poche ore…… Venivano fatti tutti insieme nella stessa sala in cui facevamo lezione la mattina e terminavamo intorno alle 16.00. Nel resto del pomeriggio, fino all’orario di cena scegliavamo noi stessi cosa fare: una passeggiata al parco che era molto vicino, shopping visto che non molto lontano si trovava una grande strada piena di negozi ecc. Naturalmente venivamo seguiti dalla guida e se decidevamo di far solo un giro nei negozi venivamo sempre accompagnati, infatti prima di terminare i compiti ci veniva fornita la scelta su come passare il resto della serata così di conseguenza ci veniva dato il sostegno necessario. La cena era alle ore 20.00 e andavamo a dormire molto presto alle 22.00. Non era permesso vedere televisione, ma ci venivano forniti solo dei giornali o dei libri rigorosamente scritti in inglese se desideravamo passare un po’ di tempo prima di dormire. Non fu sempre uguale il programma tutti e 3 mesi, infatti organizzarono anche varie gite culturali per poter farci conoscere i posti più belli e soprattutto la città più importante del Regno Unito “Londra”. Passarono solo poche settimane e fu organizzato il viaggio a codesta meravigliosa città e per fortuna rimanemmo lì una settimana. “CONTINUA……”