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martedì 8 marzo 2011

Profumo di libertà.


E’ proprio vero il detto chi trova un amico trova un tesoro!!!
Anche se sono stata sempre un tipo estroverso e sono sempre stata disponibile con tutti, le più care e strette amiche sono state veramente poche.
La mia più grande amica si chiama Viola.
Ai tempi del liceo, quando la conobbi, era una ragazza che viveva praticamente da sola.
Sua madre era morta e suo padre viaggiava moltissimo per lavoro.
Io l’invidiavo perché aveva tutta la libertà che voleva e non aveva bisogno di permessi. L’invidia maggiore la ebbi quando mi fece vedere un giornoa scuola il tatuaggio che si era fatta fare al polso, perché volevo farmelo anch’io da tempo.
Purtroppo i miei erano contrari e stavano sempre a rimproverarmi. Un giorno festivo, quando non dovevamo andare a scuola decidemmo di incontrarci per andare a fare un po’ di shopping. Incontrammo un suo vecchi amico, il suo ex di nome Carlo, e decidemmo di pranzare, una volta terminate le compere, tutti insieme.
Quando finimmo il pranzo Carlo mi accompagnò a casa e mi invitò ad uscire il giorno dopo.Io capì subito che gli interessavo però l’unica cosa che mi preoccupava e come fare ad uscire visto che mia madre, se veniva a conoscenza di questo mi chiudeva in casa.
Così pensai di chiedere a Viola stessa di dover stare al gioco e quindi dire che io ero uscita con lei.
Io e Carlo passammo un bel pomeriggio, mi insegnò ad andare sui pattini anche se riuscì a male pena e dopo un poco cadetti per terra.
Fu così che quando mi aiutò ad alzarmi mi diede un caldo bacio appassionato. Era stato un pomeriggio fantastico e fui triste quando arrivò, purtroppo, il momento di salutarci.
Mi accompagnò sotto casa e di nuovo mi diede un’ altro bacio dolcissimo. A quel punto però arrivò mia madre che tornava dal supermercato e i vide.
Terrorizzata non ebbi il coraggio di tornare subito a casa, anzi andai direttamente da Viola e spaventata gli raccontai tutto l’ accaduto.Lei mi disse:” Ti accompagno io, se ti dicono qualcosa riguardo a Carlo ci parlo io!”. Ma quando arrivammo a casa i miei genitori non si arrabbiarono affatto e così cenammo tutti insieme parlando e scherzando e alla fine vollero sapere tutto…..Viola divenne triste e mi disse:”Sapessi quanto sei fortunata….. Io mi sento così sola……”.
La consolai e capì che lei per la prima volta si sentiva in famiglia e visto che ormai era tardi ci divedemmo la stanza.
Dopo un po’ di tempo si addormentò abbracciando il mio orsetto preferito.

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